Cuneo, 7 Dicembre 2012
Centro Incontri della Provincia
Presso il Centro Incontri della Provincia si è svolto il convegno dal titolo "Il calcio professionistico e la Medicina dello Sport a Cuneo", organizzato dal Centro Provinciale di Medicina dello Sport "Città di Cuneo".
Un convegno che quest'anno ha scelto di focalizzare l'attenzione sulla disciplina più popolare nel nostro Paese, anche sull'onda della recente doppia promozione del Cuneo Calcio, con cui la struttura che ha sede nel Palazzetto dello Sport di San Rocco Castagnaretta collabora ormai da molti anni.
Dopo aver esplorato dal 1999 ad oggi il cruciale rapporto tra medicina e attività sportiva ad alto livello, passando dagli sport invernali al tennis fino alla pallapugno, quest'anno il congresso voluto dal direttore del Centro dottor Carlo Villosio ha radunato un parterre di nomi eccellenti.
A confrontarsi su modelli organizzativi sanitari e temi al centro del dibattito come la SLA, i rischi di morte improvvisa, le insidie legate ai recuperi affrettati da lesioni muscolari sono stati nomi del calibro di Paolo Zeppilli, cardiologo responsabile della sezione medica della FIGC, Piero Volpi, ortopedico ed ex medico dell'Inter, Luca Stefanini della Juventus, Renato Misischi del Torino e Luca Gatteschi, medico della Nazionale di Prandelli.
Ad impressionare la platea di medici, atleti e giovani studenti è stata in particolare la descrizione dello staff e della struttura sanitaria della Juventus: medici, consulenti, attrezzature, un team di ben trenta specialisti a testimonianza dell'impatto decisivo della medicina sulle prestazioni "top level".
A destare interesse, però, sono state anche e soprattutto le considerazioni corredate da immagini del professor Zeppilli, che si è soffermato sui recenti episodi di arresto cardiaco sui campi di tutto il mondo. Non è mancata una critica ai mezzi d'informazione: "Sul caso Morosini (calciatore morto drammaticamente durante la partita Pescara - Livorno dello scorso campionato di B n.d.r.) ho sentito molte inesattezze sui media da parte di esperti e pseudo-esperti che hanno innescato un dibattito sull'uso dei defibrillatori approssimativo e pieno di contraddizioni".
Le sessioni pomeridiane, che hanno ospitato anche una tavola rotonda sul calcio femminile, sono state invece curate dagli specialisti dell'Associazione Medico Sportiva della Provincia di Cuneo, presieduta dal dottor Villosio, da anni responsabile sanitario del Cuneo Calcio.
"Il congresso - ha voluto sottolineare Villosio - ha evidenziato quanta rilevanza abbia uno staff sanitario competente nella corretta crescita e nei risultati di una squadra".
Parole confermate dagli interventi dei calciatori del Cuneo Fantini, Longhi e Donida, e dell'allenatore Ezio Rossi.
Per la prima volta il congresso, diventato negli anni un appuntamento di livello nazionale per la divulgazione medica in ambito sportivo, ha scelto di soffermarsi sul gioco del calcio.
“Abbiamo ritenuto che fosse il momento di puntare i riflettori sul ruolo e la funzione del medico nell'organigramma di una società calcistica”, afferma il dottor Carlo Villosio. “Un ruolo e una funzione che, nel calcio del nuovo millennio, devono essere riconsiderati alla luce dei cambiamenti radicali che hanno investito il mondo del pallone in tutti i suoi aspetti”.
Ufficio Stampa Centro Provinciale di Medicina dello Sport
“Città di Cuneo”
Martino Villosio
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